Cortile Grande

3. Il Cortile d'Onore

La Ca’ Granda, ideata dal Filarete (Antonio Averlino, 1400-1469) in tre corpi, rimase a lungo un’opera in gran parte incompiuta: si deve attendere il Seicento prima che un generosissimo lascito desse una svolta all’impresa edificatoria. Nel 1624, alla morte di Giovanni Pietro Carcano, commerciante e banchiere, l’ospedale iniziò a beneficiare della metà dell’usufrutto del suo patrimonio, una cifra annua molto consistente che continuò a essere versata per ben sedici anni. Grazie a Carcano, celebrato “secondo fondatore” dell’Ospedale Maggiore, si rese possibile l’opera di revisione e ampliamento del complesso monumentale filaretiano.

L’intervento avviato con il lascito Carcano riguardò soprattutto il cortile centrale, o Cortile d’Onore, conosciuto anche con il nome di uno degli architetti coinvolti nella progettazione, Francesco Maria Richini (1584-1658). L’ampliamento seicentesco della fabbrica si dovette confrontare con quanto era già stato costruito nei secoli precedenti, ossia il quadrilatero sforzesco (l’ala destra) e il porticato che lo collegava con il cortile centrale, quasi concluso da Giovanni Antonio Amadeo (1447-1522) nel 1497. I lavori seicenteschi, che utilizzarono il modello filaretiano come modulo guida di tutti i quattro lati, completarono il Cortile d’Onore, iniziando dal lato dell’ingresso per proseguire con quello di fronte, dove, a partire dal 1635, si avviò la realizzazione della chiesa dell’Annunciata e poi del lato destro del porticato, che fu rinnovato, mantenendo però gli elementi decorativi preesistenti.

Le colonne del Cortile d’Onore sono in miarolo, o granito di Baveno, le basi e i capitelli in marmo bastardo, o pietra di Viggiù, mentre tutte le parti decorative sono in pietra d’Angera. I tondi con busti raffigurano personaggi biblici, apostoli, sibille, santi ed evangelisti. I due rilievi con sant’Ambrogio e san Giuseppe sono attribuiti a Giovanni Antonio Amadeo. A seguito dei bombardamenti dell’agosto 1943, che interessarono anche il Cortile d’Onore, i quattro lati furono in larga parte ricomposti con i pezzi originali.

 

Nell’immagine: Il Cortile d’Onore nel 1866 circa. Foto di Icilio Calzolari.
Per gentile concessione dell’Archivio Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico.