Ingresso del Polo di Mediazione di Sesto

Un Ateneo al passo con i tempi

Con l’arrivo del nuovo millennio, gli iscritti all’Università degli Studi si assesta sui circa 60-64 mila studenti. La Riforma del 3+2 del 2001 è l’occasione per l’Ateneo per riadeguare l’offerta formativa a un mercato del lavoro in continuo mutamento e alla ricerca di professionalità altamente qualificate. Si passa infatti dai 47 corsi di laurea e diploma della fine degli Novanta ai 127 corsi - triennali e magistrali - dell’a.a. 2006-2007, e si assiste a un nuovo incremento delle immatricolazioni.

Un’offerta formativa sempre più orientata alla multidisciplinarietà e alla interdisciplinarietà investe un po’ tutte le Facoltà, dando vita a corsi di laurea e post laurea a forte vocazione internazionale.

Se Scienze Politiche e Giurisprudenza iniziano a offrire percorsi di formazione nel campo dell’economia internazionale o delle risorse umane, a Lettere l’attenzione è puntata sull’area della comunicazione e della mediazione culturale, con l’obiettivo di formare figure professionali sempre più richieste da un mercato del lavoro di dimensioni globali.

Con le modifiche dell’ordinamento didattico cambia anche la relazione con la popolazione studentesca, a cui l’Ateneo inizia a dedicare servizi sempre più tagliati sulle nuove esigenze didattiche: orientamento, didattica online e informatizzazione delle procedure amministrative sono solo alcuni degli strumenti con cui l’Università investe nel proprio futuro.

La nuova offerta didattica torna a richiedere un nuovo piano di edilizia universitaria: in questi anni l’Ateneo avvia la realizzazione del Polo di Mediazione linguistica e culturale, sede anche del Centro per la didattica multimediale e della sua scuola di Giornalismo “Walter Tobagi”, degli edifici di via Noto (zona Ripamonti) destinati ai corsi di arte e comunicazione, di nuovi spazi per l’area informatica e della biomedicina a Città Studi e del nuovo Polo di Veterinaria a Lodi.

Dal 2002, l’Università è l’unico membro italiano della LERU (League of European Research Universities) a conferma dell’alta qualità della ricerca svolta, che la vedono anche ai primi posti nei ranking nazionali e internazionali insieme ai più prestigiosi atenei al mondo.

La Statale è fortemente impegnata anche nell’ambito del trasferimento tecnologico e dello sviluppo applicativo dei risultati della ricerca, con brevetti e spin off nelle aree delle biotecnologie, dei nuovi materiali o delle tecnologie industriali, oltre a partnership con incubatori d’impresa, come Fondazione Filarete, ed enti istituzionali regionali e nazionali.

 

Foto di Vaclav Sedy, 2008