Laboratorio Informatica via Comelico

Gli anni Novanta

All’inizio degli anni Novanta, l’Università degli Studi raggiunge i 100 mila iscritti, un numero troppo alto per garantire un “rapporto virtuoso” tra risorse a disposizione, buona didattica e servizi agli studenti.

Nel corso del decennio, l’Ateneo avvia un complesso processo di diversificazione e “decongestionamento” delle proprie strutture attraverso lo sdoppiamento delle Facoltà a più alto numero di iscritti, come Giurisprudenza, e la creazione di nuovi poli didattici decentrati, come la nuova facoltà di Scienze a Como-Varese.

Sul finire del decennio, l’Ateneo - grazie a una specifica legge nazionale in materia di megatenei - dà vita per “gemmazione” a due nuove Università, di Milano-Bicocca e dell’Insubria, complete di Facoltà sdoppiate – Giurisprudenza, Scienze e Medicina – o di nuova costituzione – Economia e Commercio, Psicologia, Sociologia, Scienze Statistiche.

Il “decongestionamento” si accompagna comunque a una riformulazione dell’offerta didattica della Statale che – alla vigilia del 2000 – offre ai circa 73 mila studenti 26 corsi di laurea e 21 corsi di diploma, compresi all’interno delle 9 Facoltà, fra cui anche la nuova Scienze Motorie (ex ISEF) per la formazione sportiva.

 

Foto di Vaclav Sedy, 2008